Da sempre utilizzata nella medicina popolare indiana e nelle medicine tradizionali dei Paesi in cui quest’albero è solito crescere (come Asia, America del Sud, Africa, Caraibi, alcuni Paesi dell’Oceania, ecc.), la Moringa viene spesso chiamata “albero miracoloso” o “albero dei miracoli“, poiché – secondo tali medicine alternative – esso è in grado di prevenire e trattare molteplici disturbi. Tuttavia, è probabile che tale nome non derivi solo dalle presunte capacità curative e preventive attribuite alla pianta, ma anche dalla capacità della stessa di crescere in condizioni sfavorevoli, in presenza di siccità, in terreni poveri e con pH estremamente variabili.
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Moringa, albero miracoloso
Nei Paesi in cui la Moringa è indigena, le popolazioni utilizzano foglie, fiori, frutti, radici, semi e olio estratto da questi ultimi nella normale alimentazione mentre nel nostro Paese, invece, sono reperibili perlopiù le foglie essiccate e sminuzzate o polverizzate che vengono utilizzate per la preparazione di infusi o bevande.
Le foglie di Moringa sembrano contenere diversi amminoacidi essenziali, vitamina A, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6 e B9) e vitamina C, cui si aggiungono minerali come calcio, ferro, potassio, magnesio, fosforo, sodio e zinco.
Ma la Moringa non deve la sua fama alla sola presenza delle sostanze nutrienti citate ma anche alle numerose potenziali proprietà che le vengono attribuite:
- Proprietà antinfiammatorie
- Proprietà antimicrobiche soprattutto nei confronti dei batteri
- Proprietà antiossidanti (imputabili ai polifenoli contenuti nella pianta);
- Proprietà anti-iperglicemiche (probabilmente dovute ai terpenoidi presenti nella pianta).
La moringa è tra gli ingredienti delle nostre nuove tisane in capsula Keurig!